Il giro d’Italia regione per regione raccontato da Roberta e Max

intervista la piccini

Roberta e Max sono due ragazzi che da sempre condividono l’amore per i viaggi e per il (buon) cibo. Anzi: direi che sia proprio il cibo a guidarli, attraverso ogni singola regione della nostra amata Italia, alla scoperta di sapori unici e di tradizioni culinarie antiche tutte da (ri)scoprire. Da qualche mese, infatti, Roberta (la_piccini ) e Max (hattermax) stanno viaggiando per l’Italia a bordo di un piccolo van arancione e della loro cagnolina di nome Gipsy: un nome che dice molto sulla natura nomade della sua famiglia! A ogni regione corrisponde un itinerario culinario e naturalistico insieme, fatto di luoghi incontaminati dall’uomo di cui nessuno – me compresa – conosceva l’esistenza! Ma come fanno a scovarli e qual è il loro segreto per vivere viaggiando?

Sommario

Perchè fare un giro d’Italia e realizzare itinerari regione per regione?

Inizialmente l’idea era quella di attraversare tutta l’Africa in moto, da Milano a Cape Town. Ci siamo resi conto, però, che sarebbe stato un po’ troppo pericoloso, in quanto avremmo dovuto toccare paesi in guerra e inoltre in piena pandemia! Quindi abbiamo rivalutato tutto e abbiamo deciso di prendere un van (sogno che avevamo da sempre) e di dirigerci verso l’ Asia. Purtroppo, però, anche lì la situazione Covid non ci permetteva di muoverci liberamente. Così ci siamo detti “perchè non viaggiare in Italia”? In fondo viviamo in uno dei Paesi più belli del mondo e, spesso, non ci diamo neanche la possibilità di esplorarlo come si deve. Quindi eccoci qui. Siamo tornati in Italia e abbiamo dato vita a questo progetto di ri-scoperta e valorizzazione del nostro territorio, da condividere, ovviamente, con la nostra community online.

La parola “condividere” è a dir poco azzeccata. Specialmente dopo il durissimo periodo di pandemia che stiamo vivendo e che sembra – tocchiamo ferro – volgere al termine, quello della condivisione è diventato un valore ancora più importante e prezioso, ed è compito di tutti noi tutelarlo e promuoverlo. Abbiamo imparato a non dare nulla per scontato, a cominciare dalla libertà di poter scegliere dove e quando spostarsi da un posto a un altro. Non è così?

Viaggiando per l’Italia ci siamo resi conto che una delle principali forze del nostro Paese è la sua marcata eterogeneità palpabile regione per regione. In Italia ci sono più di trenta dialetti locali, una varietà infinita di tradizioni culinarie e folkloristiche tutte da riscoprire. Per quanto l’identità nazionale possa essere forte, ogni regione è un piccolo mondo a sè. Qualcuno potrebbe pensare che questo sia un limite, ma non lo è affatto,anzi: noi crediamo che sia un gran bel punto di forza, un patrimonio vastissimo che pochi altri Paesi al mondo possono vantare. Da qui è nata la nostra esigenza di valorizzare ogni singola regione, e lo abbiamo fatto creando itinerari naturalistici e culinari assieme, uno per ciascuna regione della nostra penisola.

Cosa vi sta regalando questo viaggio e soprattutto qual è l’insegnamento più importante che sentite di aver appreso?

Questo viaggio ci sta regalando tantissimo. Sul piano professionale, stiamo maturando un sacco come videomaker e creatori di contenuti per il web. Ogni giorno impariamo cose nuove, è molto stimolante. Sul piano umano, invece, bè, la lista è lunga, ma diciamo pure che vivendo assieme h24 stiamo imparando tante cose l’uno dell’altra, stiamo scoprendo la bellezza di stare a stretto contatto con la natura e l’incontro con l’Altro lascia sempre un segno, una traccia. L’ insegnamento più importante che stiamo ricevendo, però, è senz’altro questo: ci siamo resi conto di quanto ci sia di superfluo nella concezione di vita comune e di quanto si possa vivere bene con poco. Come ha detto qualcuno, infatti, “l’essenziale è invisibile agli occhi”.

La tua vita è stata stravolta completamente, quindi?

Non lo reputerei un vero e proprio stravolgimento di vita, ma un’evoluzione. Non siamo passati da un tipo di vita ordinaria all’opposto. Già da tempo lavoravamo nel mondo della fotografia e abbiamo sempre avuto la tendenza a non accontentarci, ricercando nel lavoro e nella vita ciò che ci facesse sentire davvero liberi e felici. Il progetto che poi abbiamo intrapreso è stato il risultato di una presa di coscienza dei nostri desideri, i nostri punti di forza ed il desiderio di voler creare qualcosa di nostro. Un’evoluzione lavorativa e di vita.

Quindi la fotografia è il vostro lavoro principale?

La fotografia è il nostro mezzo per comunicare agli altri la nostra vita, le nostre emozioni, lo strumento principale che ci permette di catturare un istante di pura vita attraverso un’immagine, rendendola replicabile per gli altri. A volte serve a mandare un messaggio, altre volte invece è capace di trasportarti in un altro luogo tutto tuo. È libera espressione di sè, permette agli altri di guardare attraverso i tuoi occhi e allo stesso tempo è una cosa intima, profonda. È anche un modo per metterci costantemente alla prova: siamo in continuo aggiornamento, e ogni miglioramento è un ulteriore stimolo per andare avanti e perfezionare la propria tecnica. Infine sì, la fotografia è anche il nostro lavoro, assieme a quello di content creators e di social media manager per diverse aziende.

Io e Roberta ci lanciamo occhiate di intesa. Chi meglio di noi sa quanto può essere difficile, ma anche gratificante lavorare online come freelance! Non c’è cosa più bella di fare delle proprie passioni un lavoro, e soprattutto di diventare capi di sè stessi.

E ditemi: com’è convivere con un cane h24 in un van?

Anche questa è una cosa che io e Roberta abbiamo in comune.

Vivere nel van con Gipsy non lo riteniamo difficile, principalmente perché la sua dimensione aiuta molto, è una nanetta di taglia piccola perfetta per il van e in generale per ogni mezzo di trasporto. Inoltre è molto equilibrata, probabilmente perché sta conducendo una vita che più si avvicina ai suoi istinti primordiali. Il cane ha bisogno di spostarsi e di “migrare” continuamente con il suo branco, ed è esattamente ciò che fa con noi. Per questo è una cagnolina molto tranquilla ed equilibrata.

Mi colpisce molto l’idea di “migrare col proprio branco”. Se ci pensiamo è proprio così: i cani, per quanto abitudinari, sono animali nomadi, nati in natura e soprattutto in branco. Non sono fatti per vivere nello stesso posto per tutta la vita! L’immagine di questa cagnolina che vive a stretto contatto con la natura e che in pochi mesi ha già visto decine di posti mozzafiato in giro per l’Italia non può che farmi sentire orgogliosa.

Il giro d’Italia è quasi terminato: che cosa accadrà dopo?

La nostra scelta di vita non si limita ovviamente all’Italia, anzi. Dopo il giro d’Italia andremo sicuramente all’estero. Vogliamo scoprire nuove culture ed innamorarci di sapori e profumi lontani. Una volta tornati apriremo il nostro primo glamping in Italia: un progetto incredibile che non vediamo l’ora di raccontare sui social!

L’energia che vedo negli occhi di Roberta mi lascia senza parole: che meraviglia poter conoscere storie così belle e coraggiose di chi ha scommesso tutto sulle proprie passioni! Non mi resta dunque che fare a lei e al suo compagno un grossissimo in bocca al lupo, sicura che presto potremo incontrarci di persona da qualche parte del mondo con le nostre cagnoline, le nostre casette su ruote e lo stesso entusiasmo che ci lega oggi.

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